CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Ci sono momenti in cui la vita sembra veramente difficile, ma se seguiamo la Via, che è Gesù, anche quando metaforicamente parlando spunta la nebbia,       

non ci smarriremo perché lo Spirito Santo è la nostra forza e la nostra guida in mezzo alle circostanze avverse di ogni giorno.                                                           

1 SAMUELE 30:1 Quando Davide e i suoi uomini giunsero a Tsiklag il terzo giorno, gli Amalekiti avevano fatto una razzia nel Neghev e a Tsiklag; avevano preso Tsiklag e l'avevano incendiata; 2 essi avevano fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano condotti via e se n'erano andati. 3 Quando Davide e i suoi uomini giunsero alla città, ecco, la città era distrutta dal fuoco, e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. 4 Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere.

In un solo giorno a Davide ed agli uomini che erano con lui accaddero una serie di circostanze negative che gli portarono tristezza, solitudine, senso di abbandono, angoscia. Perciò, reagirono piangendo pur essendo dei valorosi guerrieri.

Essere forti non significa smettere di provare emozioni ma significa non permettere alle nostre emozioni di avere l’ultima parola. Piangere non è una debolezza, anche Gesù pianse in alcune circostanze, come leggiamo in:

LUCA 19:41 E come egli si avvicinava, vide la città e pianse su di essa, 42 dicendo: «Oh, se tu, proprio tu, avessi riconosciuto almeno in questo tuo giorno le cose necessarie alla tua pace! Ma ora esse sono nascoste agli occhi tuoi.

Non permettiamo che Gesù possa piangere per noi a causa del nostro comportamento che Lo esclude dalla nostra vita.

GIOVANNI 11:32  Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Gesù, e lo vide, si gettò ai suoi piedi, dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». 33 Gesù allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, fremé nello spirito e si turbò, 34 e disse: «Dove l'avete posto?». Essi gli dissero: «Signore, vieni e vedi». 35 Gesù pianse.

Qui, notiamo che anche Gesù pianse, esternando le Sue emozioni.

ECCLESIASTE 3:4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare,

La Bibbia ci dice che c’è un tempo per ogni cosa. Senza le emozioni non potremmo apprezzare la gioia, lodare DIO, confortare gli altri.

SALMO 56:8 Tu hai contato i passi del mio vagare; riponi le mie lacrime nel tuo otre; non le hai registrate nel tuo libro?

APOCALISSE 21:4 E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate».

Qualsiasi lacrima versata nella nostra cameretta segreta non è vana; DIO è pronto ad asciugarla ed è pronto a prendersi cura di noi. Piangere non è una debolezza e non vergognarci per questo, ciò che è importante, è il come reagiamo dinanzi alle circostanze della vita; poiché se non reagiamo alla maniera giusta, le circostanze possono renderci schiavi.

1 SAMUELE 3:6 Davide fu grandemente angosciato perché la gente parlava di lapidarlo, avendo tutti l'animo amareggiato, ciascuno a motivo dei suoi figli e delle sue figlie; ma Davide si fortificò nell'Eterno, il suo DIO.

Qui notiamo la differenza di reazione dinanzi alle stesse circostanze: Davide reagì in modo santo e si fortificò in DIO, i suoi uomini, invece, presi da amarezza ed angoscia accusarono Davide per quello che era accaduto e decisero che dovevano lapidarlo.

L’amarezza è il sentimento che cerca di fare radici dentro di noi e cerca un colpevole da accusare per quello che ci sta accadendo. Questo ci ricorda che già in Genesi si parla di amarezza quando Adamo tentò di discolparsi dando la colpa ad Eva e quest’ultima fece altrettanto, dando la colpa al serpente.

Perciò, non sentiamoci vittime se abbiamo sbagliato, non accusiamo gli altri scaricando le colpe su di loro ma esaminiamoci, poiché stiamo cadendo in una vera e propria trappola velenosa.

EBREI 12:15 badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati;

L’amarezza può portarci ad allontanare la grazia di DIO dalla nostra vita, ad allontanare Gesù da noi. Il nemico delle anime nostre tenta di infettare la nostra mente con pensieri negativi contro le persone; tali pensieri, con l’aiuto dello Spirito Santo, devono essere estirpati in profondità affinché non resti alcuna radice.

La soluzione all’amarezza è il PERDONO, ovvero togliere la colpa dalle persone anche se abbiamo subito realmente un torto, una ferita … non accusando saremo liberi di reagire alla maniera giusta, se loderemo DIO ogni giorno con tutto il nostro cuore, tenendo il nostro sguardo fisso su di Lui, in ogni tempo.

ATTI 13:22  Poi Dio lo rimosse e suscitò loro come re, Davide, a cui rese testimonianza, dicendo: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il quale eseguirà tutti i miei voleri".

E’ DIO che ci innalza al tempo opportuno perché compiamo la Sua volontà.

SALMO 100:4 Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode; celebratelo, benedite il suo nome.

Ringraziamo e benediciamo DIO, ogni giorno. Avendo con Lui intimità quotidiana,, cresceremo spiritualmente, arricchendoci del Suo Amore, passando da una vita di peccato ad una vita santa; questo ci permetterà di fare la differenza nel mondo anche con le nostre debolezze poiché DIO ci ama lo stesso ed è Lui che ci rende forti.

1 SAMUELE 30:7 Poi Davide disse al sacerdote Abiathar, figlio di Ahimelek: «Ti prego, portami l'efod». Abiathar portò l'efod a Davide. 8 Così Davide consultò l'Eterno e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?». L'Eterno rispose: «Inseguila, perché la raggiungerai certamente e ricupererai senz'altro ogni cosa».

Ecco i quattro passi per la vittoria:

PREGARE  - ASPETTARE – ASCOLTARE – AGIRE

Pregare significa mettersi in ginocchio e chiedere a DIO cosa Lui vuole che facciamo, coinvolgendolo sempre nella nostra vita per fare la scelta giusta, aspettando la Sua risposta, ascoltandola ed agendo in accordo ad essa.

1 SAMUELE 30:9 Davide dunque partì con i seicento uomini che aveva con sé e giunse al torrente Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono; 10 ma Davide continuò l'inseguimento con quattrocento uomini, mentre duecento rimasero indietro, perché erano troppo stanchi per attraversare il torrente Besor.

1 SAMUELE 30:18 Così Davide ricuperò tutto ciò che gli Amalekiti avevano portato via; Davide ricuperò anche le sue mogli. 19 Niente andò loro perduto, né piccolo né grande, né figli né figlie, né bottino né alcun altra cosa che avevano loro preso. Davide ricuperò tutto. 20 Così Davide prese tutte le greggi e tutti gli armenti; e quelli che camminavano davanti al bestiame, dicevano: «Questo è il bottino di Davide!».

Non pensiamo che tutte le nostre azioni possano influenzare positivamente tutte le persone; ci sarà sempre qualcuno che si tirerà indietro. Davide fu onorato solo da una parte degli uomini che avrebbero voluto lapidarlo. Questo accadde perché Davide lasciò l’ultima parola a DIO; questo ci insegna che anche noi dovremmo fare altrettanto, sarà DIO stesso a benedirci al momento opportuno, dandoci la vittoria.

Quindi combattiamo:

l’AMAREZZA   con il PERDONO                            sradicando ogni radice velenosa

la TRISTEZZA  con  il RINGRAZIAMENTO  a DIO     entrando nelle sue porte

l’ANGOSCIA    con  la LODE                                 entrando nei Suoi cortili

Quindi, da soli non possiamo vincere, solo se ubbidiremo alla Parola di DIO, se dimoreremo nel Suo amore, pregheremo gli uni per gli altri e mostreremo l’Amore di DIO.

Non diamo l’ultima parola alle nostre emozioni ma perdoniamo, non prendiamo le nostre decisioni da egoisti ma permettiamo a Gesù di vivere dentro di noi, annullandoci e dando spazio a Lui. DIO è la nostra fonte di vita, spettano a Lui la gloria e l’onore. Amen.

 

 

 

 

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