CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Luca 22:15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più finché abbia il suo compimento nel regno di Dio». 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, 

 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto». 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

 

Dobbiamo ricordare sempre quanto è stato pazzo d’amore Gesù per noi e quanto caro sia stato il prezzo che ha pagato per noi. Del resto Gesù stesso ci ha detto questo quando nel mangiare la Pasqua disse: fate questo in memoria di me.

La salvezza che Lui ci ha provveduto, ci ha posto in una posizione spirituale che ci ha resi liberi e non più schiavi delle minacce intimidatorie che il diavolo vuole farci per intimorirci. Gesù ci ha resi liberi di dire quello che DIO dice, senza avere paura alcuna, perché quello che dice Gesù e DIO Padre sono verità assoluta ed eterna.

DIO non cambia mai perché Lui vive sempre nel presente, per Lui esiste solo il tempo “ora”. DIO non è legato dalle dimensioni spazio – tempo.

Tornando alla Scrittura sopra citata, Gesù vuole che ricordiamo quello che Lui ha fatto per renderci persone vittoriose, benedette e portatrici di benedizioni. Il peccato ci impediva di seguire Gesù e di avere comunione con il Padre, ma la pace che viene dal perdono di DIO, ci permette di assomigliare a Gesù nei pensieri, nella lingua e nelle azioni, come sta scritto in:

1 Giovanni 2:6 Chi dice di dimorare in Lui, deve camminare anch’egli come camminò Lui.

Atti 10:37 Voi sapete ciò che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò: 38 come DIO abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e guarendo tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché DIO era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno.

Qui l’apostolo Pietro racconta quello che Gesù faceva; Egli faceva del bene ogni giorno e lo stesso siamo chiamati a fare anche noi.

Matteo 9:35 E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo. 36 vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore.

Gesù insegnava, predicava, guariva. Lo stesso dobbiamo fare anche noi, non c’è bisogno di stare sul pulpito per farlo. Il nostro deve essere il Vangelo di quello che succede ogni giorno nella nostra vita e di quello che DIO ha fatto e fa ogni giorno in noi. Noi insegniamo attraverso le azioni che facciamo, per questo dobbiamo essere integri come lo era Gesù.

Nel cuore di Gesù c’è la motivazione dell’Amore e della compassione per i perduti che sono come pecore senza guida e senza meta, persone scandalizzate dal mondo; Gesù aveva la motivazione di portare i perduti al Padre, lo stesso dobbiamo averla noi, prima ancora di portarli in chiesa, perché esse verranno di loro spontanea volontà, dopo che avranno conosciuto Gesù.

Gesù ci ha anche detto di stare attenti agli uomini perché spesso capita che sono ispirati dal diavolo nelle loro azioni, come è accaduto con uno dei suoi discepoli, Pietro, che prima ebbe una rivelazione dallo Spirito santo riguardo a chi fosse Gesù, affermando che Egli era il Messia e poi fu ispirato in un’altra occasione da satana, quando negò il fatto che Gesù sarebbe dovuto morire sulla croce.

Sarà lo stesso Spirito Santo a guidarci ad avere la giusta motivazione nel seguire Gesù. Per questo ci è utile ricordare quello che Gesù ha fatto per noi sulla croce.

1 Corinzi 11.23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: <<Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me>>. 25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo:<<Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me>>.26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.

Noi annunziamo a noi stessi che Gesù è morto per noi e che sta ritornando e noi resusciteremo. Al versetto 29 l’apostolo Paolo ci dice di accostarci alla cena in modo degno, dopo aver esaminato noi stessi, se abbiamo scandalizzato qualcuno con le nostre azioni e dopo averne chiesto perdono.

… corpo del Signore … qui si intende sia il corpo di Gesù e sia l’insieme dei fratelli cristiani che formano il corpo di Cristo, ovvero la Sua chiesa.

Il memoriale ci ricorda che non dobbiamo dimenticare che Gesù non si è fatto pregare per perdonarci, ma lo ha fatto senza che glielo chiedessimo. Perciò perdoniamo come anche Gesù ci ha perdonato e non dimentichiamoci che il perdono libera chi lo rilascia oltre a chi lo riceve. Amen.

 

 

 

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