CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Gion 1:1 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, dicendo: 2 «Lèvati, va' a Ninive, la grande città e predica contro di lei, perché la loro malvagità è salita davanti a me». 3 Ma Giona si levò per fuggire a Tarshish, lontano dalla presenza dell'Eterno. Così scese a Giaffa, dove trovò una nave che andava a Tarshish. Pagò il prezzo stabilito e s'imbarcò per andare con loro a Tarshish, lontano dalla presenza dell'Eterno.

Giona è un uomo di DIO, appartenente al vecchio patto, un uomo naturale come tutti noi, per questo possiamo rispecchiarci in lui e con l’aiuto dello Spirito Santo potremo essere ricondotti nei sentieri dell’ubbidienza e lasciare quelli della ribellione, perché nonostante cerchiamo di nasconderci a DIO, Lui ci vede ovunque andiamo.

DIO, abbiamo letto nella Scrittura, aveva un piano per salvare la città di Ninive che rappresenta il mondo di oggi corrotto e lontano da DIO; un mondo che vuole sfidare l’Eterno con la perversione, con l’utero in affitto, con le unioni omosessuali e molto altro, facendo passare tutto per lecito quando invece si tratta di peccato. Non dimentichiamoci che DIO odia il peccato ma ama i peccatori, perciò provvede sempre un modo per ricondurli a sé.

Perciò DIO,per salvare gli abitanti della città di Ninive, chiamò il profeta Giona; questi, però, decise di disobbedire alla chiamata e decise di andare dalla parte opposta, perché lui era turbato dal fatto che ogni volta che l’Eterno lo mandava a predicare, le persone si ravvedevano e, dopo essersi pentite, venivano perdonate e non ricevevano alcuna condanna.

Ezechiele 33:11 Dì loro:Com’è vero che io vivo>>, dice il Signore, l’Eterno,<<io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa d’Israele?

DIO vuole che l’empio si converta e fugga dal cercare qualcosa che gli dia la felicità che non troverà mai nelle cose naturali, perché c’è sempre un vuoto dentro il cuore quando non vi è entrato DIO. Giona amava DIO ma voleva che gli empi pagassero per la loro empietà. Perciò decise di non andare a Ninive, cosicché DIO poi la distruggesse.

Così ragionò anche Giuda quando fece arrestare Gesù, pensando che poi avrebbe usato il suo potere di Figlio di DIO per distruggere i sacerdoti e l’impero romano.  Spesso noi ragioniamo come Giona quando mettiamo in evidenza gli errori degli altri e vorremmo che fossero ripresi e puniti, dimenticando che Gesù è morto per le nostre colpe e che a noi non spetta espiare la pena. Questo però non significa che dobbiamo fare quello che ci piace perché tanto Gesù ha pagato al posto nostro. Gesù è colui che non condanna, ma perdona, così come fece con la donna adultera colta in flagrante e degna di essere lapidata. Ma DIO vuole che l’empio si penta e si converta, non vuole che l’empio muoia ma viva ricevendo il perdono di DIO e viva in santità secondo il cuore dell’Eterno.

Ma vediamo cosa successe a Giona a causa della sua disubbidienza: la nave su cui si era imbarcato si trovò nel mezzo di una tempesta e rischiava di sfasciarsi, come sta scritto in:

Giona 1:4 Ma l’Eterno scatenò un forte vento sul mare e si levò una grande tempesta sul mare, sicché la nave minacciava di sfasciarsi. 5 I marinai, spaventati, gridarono ciascuno al proprio dio e gettarono in mare il carico che era sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona era sceso nelle parti più recondite della nave, si era coricato  e dormiva profondamente. 6 Il capitano gli si avvicinò e gli disse:<<Che fai così profondamente addormentato? Alzati, invoca il tuo DIO! Forse DIO si darà pensiero di noi e non periremo>>.7 Poi si dissero l’un l’altro:<<Venite, gettiamo le sorti per sapere a causa di chi ci è venuta addosso questa sciagura>>. Così gettarono le sorti e la sorte cadde su Giona.

Oggi succede proprio che il cristiano dorme e il mondo rischia di perire e può succedere che sia un uomo del mondo ad esortarci a pregare, come successe a Giona.

Al versetto 7 comprendiamo che DIO mette allo scoperto Giona, così come fa a noi mettendoci dinanzi alla nostra condizione per farci pentire e diventare uno strumento nelle Sue mani per portare gli altri alla salvezza. Noi possiamo vincere DIO quando siamo insistenti nella preghiera e continuiamo ad avere fede in Lui. Quando predichiamo quanto DIO sia fedele e che c’è speranza per tutti coloro che si arrendono a Lui, noi vinciamo perché collaboriamo con DIO.

Le responsabilità della ribellione e della disubbidienza arrivano con le loro conseguenze, ecco perché Giona fu buttato in mare. Ma DIO ha uno scopo per noi, come lo ebbe per Giona, e provvede una via d’uscita per tornare a Lui e far si che rientriamo nel suo piano. DIO vuole che rientriamo in noi stessi, torniamo a Lui e lo preghiamo con tutto il cuore.

Giona 2:8 Quando la mia anima veniva meno dentro di me, mi sono ricordato dell’Eterno, e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo santo tempio. 9 Quelli che riguardano alle vanità bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia. 10 Ma io con voce di lode ti offrirò sacrifici e adempirò i voti che ho fatto. La salvezza appartiene all’Eterno>>. 11Allora l’Eterno parlò al pesce e il pesce vomitò Giona sull’asciutto.

DIO vuole portarci sempre dove Lui ha deciso.

Giona 3:1 La parola dell’Eterno fu rivolta a Giona per la seconda volta, dicendo: 2 <<Lèvati, và a Ninive, la grande città, e proclama ad essa il messaggio che ti comando>>. 3 Così Giona si levò e andò a Ninive, secondo la parola dell’Eterno.

Il profeta Giona ha compreso che a DIO non si può sfuggire e che comunque Lui ci porta dove vuole, usando anche mezzi un po’ dolorosi. Giona predicò a Ninive con forza e decisione, tanto che la moltitudine del popolo si ravvide.

Giona 4:1 Ma questo dispiacque molto a Giona, che si adirò. 2 Così egli pregò l’Eterno, dicendo: <<Deh, o Eterno, non era forse questo che dicevo quand’ero ancora nel mio paese? Per questo sono fuggito in precedenza a Tarshish, perché sapevo sei un DIO misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di gran benignità, e che ti penti del male minacciato.3 Or dunque, o Eterno, ti prego, toglimi la vita, perché per me è meglio morire che vivere>>. 4 Ma l’Eterno gli disse:<<Ti pare giusto adirarti così?>>.

Giona rimase deluso perché non aveva compreso che DIO voleva perdonare e non condannare. A volte noi siamo come Giona, ci piace avere un DIO misericordioso, che usi la sua misericordia nei nostri confronti, ma nel nostro inconscio vorremmo che i peccatori fossero condannati a pagare la pena, dimenticando che a noi spetta usare misericordia nei confronti degli altri, così come la usa DIO. L’Eterno ha sempre cercato un intercessore per salvare e non emettere il suo giudizio; lo fece quando voleva salvare le città di Sodoma e Gomorra, lo fece quando ordinò a Noè di costruire l’arca, e soprattutto quando sacrificò Suo Figlio Gesù sulla croce, per la salvezza dell’umanità.

Giona 4:6 Allora l’Eterno DIO preparò una pianta che crebbe al di sopra di Giona, per fare ombra al suo capo e liberarlo dal male; e Giona provò una grandissima gioia per quella pianta. 7 Allo spuntar dell’alba al giorno seguente DIO preparò un verme che colpì la pianta, e questa si seccò. 8 Quando si levò il sole DIO procurò un afoso vento orientale, e il sole picchiò sul capo di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo:<<Per me è meglio morire che vivere>>. 9 DIO disse a Giona:<<Ti pare giusto adirarti così per la pianta?>>. Egli rispose:<<Sì, è giusto per me adirarmi fino alla morte>>. 10 Ma l’Eterno disse:<<Tu hai avuto compassione per la pianta per cui non hai faticato né hai fatto crescere, e che in una notte è cresciuta e in una notte è perita. 11 E non dovrei aver io compassione di Ninive, la grande città, nella quale ci sono centoventimila  persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e una grande quantità di bestiame?>>.

Qui DIO ci mostra come deve essere il cuore dell’uomo per essere simile a DIO.

LA Bibbia non ci riferisce cosa rispose Giona a DIO, ma si spera che abbia capito la lezione. Spetta anche a noi scegliere ciò che vogliamo essere, intercessori o giudici del mondo che ci circonda, ricordandoci che DIO vuole salvarlo e non essere come Giona. Amen.

 

 

 

 

 

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