1P 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce;
In questo versetto è contenuta la nostra carta d’identità ed è indicato lo scopo per cui noi viviamo. Siamo persone di alta dignità con due compiti: regale sacerdozio e stirpe eletta, in quanto re e sacerdoti appartenenti al Regno di DIO ed alla sua famiglia; siamo gente santa cioè appartata, separata, che si distingue dagli altri non solo per l’abbigliamento che indossa( che non la rende schiava della moda del mondo), ma anche per lo stile di vita e lo scopo di vita.
Ricordiamoci che Gesù ci ha acquistato con il Suo preziosissimo sangue, quindi siamo noi al servizio di DIO e non Lui al nostro servizio. Il nostro servizio consiste nel proclamare le meraviglie di colui che ci ha chiamato mentre ancora eravamo nelle tenebre. DIO ci chiama e ci dà lo Spirito Santo affinché distinguiamo ciò che è puro e ciò che non lo è, ciò che ci edifica e ciò che ci scoraggia, ciò che è buono e ciò che è cattivo, perché DIO vuole che ci domandiamo sempre se quello che facciamo sia conforme alla Sua volontà e non alla nostra.
Siamo re in virtù di Gesù che è diventato Re per l’ubbidienza e la sofferenza che lo ha portato fino alla morte in croce; siamo re perché è DIO che ci ha dato questo dono.
Giovanni 8:28 Quindi Gesù disse loro:<<Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Gesù non decideva ma dipendeva da DIO Padre, così anche noi non dobbiamo agire di testa nostra ma aspettare che sia DIO a dirci cosa fare. La nostra relazione con Lui, è quella tra Padre e figli, e non è una relazione alla pari; c’è un dislivello come dovrebbe esserci in una normale relazione tra genitori e figli. Oggi, purtroppo, i figli non tengono conto della volontà dei genitori ed agiscono in modo autonomo. Tutto questo contravvenendo al comandamento che dice che i figli devono onorare il padre e la madre, affinché possano godere di una lunga vita serena, camminando nella giusta direzione così come vuole DIO.
L’ubbidienza è legata all’ascolto del nostro modello perfetto che è Gesù ed è a Lui solo che dobbiamo guardare tutti i giorni. Gesù provava gioia mentre ubbidiva a quello che il Padre gli diceva di fare perché sapeva che stava facendo la Sua volontà.
Grazie a questo tipo di ubbidienza Pietro riuscì a camminare sulle acque anche se per poco, in quanto rischiò di affogare quando tolse lo sguardo da Gesù.
Luca 2:51 Ed egli scese con loro, tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste parole nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a DIO e agli uomini.
Gesù era cosciente dello scopo della sua chiamata ma da piccolo era sottomesso ai suoi genitori mentre si occupava della sua crescita spirituale.
Luca 4:1 Or Gesù, ripieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto, 2 e per quaranta giorni fu tentato dal diavolo; durante quei giorni non mangiò nulla; ma quando furono trascorsi ebbe fame. 3 E il diavolo gli disse:………
Alla fine di un interminabile digiuno Gesù subisce da parte del diavolo tre attacchi: tentazione, sfida e lusinga; le vince tutte e tre, Gesù, perché si era fortificato nella comunione con il Padre. Fu così che Gesù iniziò a proclamare la grandezza del Padre suo e nostro.
Marco 2:15 Or avvenne che, mentre egli era a tavola in casa di Levi,molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano.
Gesù non accusava i peccatori ma aveva lo scopo di far cambiare strada alle persone mostrando l’amore e la grazia di DIO misericordioso che fa luce nelle tenebre e dà gioia; è la mirabile luce di DIO attira i peccatori.
Marco 2:17 E Gesù, udito ciò, disse loro:<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento>>.
Gesù ci dice che l’ubbidienza a DIO ci fa avere pace, serenità, unzione e luce divina, perché riflettiamo la mirabile luce di DIO, per questo Cristo è venuto per portare al ravvedimento i peccatori.
Matteo 12:48 Ma egli rispondendo, disse a colui che lo aveva informato:<<Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?>>.
Gesù non ha disprezzato i suoi parenti, come si potrebbe pensare, ma ha fatto comprendere che i parenti suoi e quelli nostri, non sono diversi dalle altre persone che non ci vengono parenti. Inoltre Egli non ha interrotto quello che stava facendo nei confronti di coloro che volevano ascoltare la Parola di DIO per occuparsi dei suoi parenti perché stava servendo l’Altissimo.
1 Giovanni 2:6 Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch’egli come camminò lui.
Camminare ubbidendo in ogni cosa a DIO, camminando con la dignità che il Padre ci ha dato, cercando di fare meno cose sbagliate, poiché non siamo perfetti ma tendiamo verso la perfezione. Non pensiamo di essere alla pari di Gesù ma piuttosto guardiamo a Lui come il nostro modello perfetto da seguire, poiché Lui è il nostro Signore ed il possessore della nostra vita.
1 Corinzi 4:19 ma verrò presto da voi, se piace al Signore, e conoscerò non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati.
Paolo desiderava andare a trovare i Corinzi ma si rimetteva alla volontà del suo Signore Gesù, in ogni cosa che doveva fare.
Matteo 17:22 Ora, mentre essi si intrattenevano nella Galilea, Gesù disse loro:<<Il Figlio dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini,
Gesù sapeva che stava per finire il tempo della sua missione sulla terra durata tre anni e mezzo. Anche noi potremmo avere ancora poco tempo, non sappiamo quanto ci resta, perciò non dobbiamo dimenticare che non siamo padroni del nostro tempo.
Giacomo 4:15 Dovreste invece dire:<<Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello>>.
Qui ci viene detto che dobbiamo cogliere l’occasione che ci viene offerta ogni giorno e che non dobbiamo sprecarla, solo così adempieremo la chiamata che DIO ci ha fatto, mostrando la Sua mirabile luce che fa vedere la grandezza del Suo Amore infinito e la Sua misericordia.
Occorre tornare ad essere umili e seguire il nostro maestro per poter camminare come Re, sacerdoti e santi figli del Regno di DIO. AMEN.
In questo versetto è contenuta la nostra carta d’identità ed è indicato lo scopo per cui noi viviamo. Siamo persone di alta dignità con due compiti: regale sacerdozio e stirpe eletta, in quanto re e sacerdoti appartenenti al Regno di DIO ed alla sua famiglia; siamo gente santa cioè appartata, separata, che si distingue dagli altri non solo per l’abbigliamento che indossa( che non la rende schiava della moda del mondo), ma anche per lo stile di vita e lo scopo di vita.
Ricordiamoci che Gesù ci ha acquistato con il Suo preziosissimo sangue, quindi siamo noi al servizio di DIO e non Lui al nostro servizio. Il nostro servizio consiste nel proclamare le meraviglie di colui che ci ha chiamato mentre ancora eravamo nelle tenebre. DIO ci chiama e ci dà lo Spirito Santo affinché distinguiamo ciò che è puro e ciò che non lo è, ciò che ci edifica e ciò che ci scoraggia, ciò che è buono e ciò che è cattivo, perché DIO vuole che ci domandiamo sempre se quello che facciamo sia conforme alla Sua volontà e non alla nostra.
Siamo re in virtù di Gesù che è diventato Re per l’ubbidienza e la sofferenza che lo ha portato fino alla morte in croce; siamo re perché è DIO che ci ha dato questo dono.
Giovanni 8:28 Quindi Gesù disse loro:<<Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Gesù non decideva ma dipendeva da DIO Padre, così anche noi non dobbiamo agire di testa nostra ma aspettare che sia DIO a dirci cosa fare. La nostra relazione con Lui, è quella tra Padre e figli, e non è una relazione alla pari; c’è un dislivello come dovrebbe esserci in una normale relazione tra genitori e figli. Oggi, purtroppo, i figli non tengono conto della volontà dei genitori ed agiscono in modo autonomo. Tutto questo contravvenendo al comandamento che dice che i figli devono onorare il padre e la madre, affinché possano godere di una lunga vita serena, camminando nella giusta direzione così come vuole DIO.
L’ubbidienza è legata all’ascolto del nostro modello perfetto che è Gesù ed è a Lui solo che dobbiamo guardare tutti i giorni. Gesù provava gioia mentre ubbidiva a quello che il Padre gli diceva di fare perché sapeva che stava facendo la Sua volontà.
Grazie a questo tipo di ubbidienza Pietro riuscì a camminare sulle acque anche se per poco, in quanto rischiò di affogare quando tolse lo sguardo da Gesù.
Luca 2:51 Ed egli scese con loro, tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste parole nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a DIO e agli uomini.
Gesù era cosciente dello scopo della sua chiamata ma da piccolo era sottomesso ai suoi genitori mentre si occupava della sua crescita spirituale.
Luca 4:1 Or Gesù, ripieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto, 2 e per quaranta giorni fu tentato dal diavolo; durante quei giorni non mangiò nulla; ma quando furono trascorsi ebbe fame. 3 E il diavolo gli disse:………
Alla fine di un interminabile digiuno Gesù subisce da parte del diavolo tre attacchi: tentazione, sfida e lusinga; le vince tutte e tre, Gesù, perché si era fortificato nella comunione con il Padre. Fu così che Gesù iniziò a proclamare la grandezza del Padre suo e nostro.
Marco 2:15 Or avvenne che, mentre egli era a tavola in casa di Levi,molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano.
Gesù non accusava i peccatori ma aveva lo scopo di far cambiare strada alle persone mostrando l’amore e la grazia di DIO misericordioso che fa luce nelle tenebre e dà gioia; è la mirabile luce di DIO attira i peccatori.
Marco 2:17 E Gesù, udito ciò, disse loro:<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento>>.
Gesù ci dice che l’ubbidienza a DIO ci fa avere pace, serenità, unzione e luce divina, perché riflettiamo la mirabile luce di DIO, per questo Cristo è venuto per portare al ravvedimento i peccatori.
Matteo 12:48 Ma egli rispondendo, disse a colui che lo aveva informato:<<Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?>>.
Gesù non ha disprezzato i suoi parenti, come si potrebbe pensare, ma ha fatto comprendere che i parenti suoi e quelli nostri, non sono diversi dalle altre persone che non ci vengono parenti. Inoltre Egli non ha interrotto quello che stava facendo nei confronti di coloro che volevano ascoltare la Parola di DIO per occuparsi dei suoi parenti perché stava servendo l’Altissimo.
1 Giovanni 2:6 Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch’egli come camminò lui.
Camminare ubbidendo in ogni cosa a DIO, camminando con la dignità che il Padre ci ha dato, cercando di fare meno cose sbagliate, poiché non siamo perfetti ma tendiamo verso la perfezione. Non pensiamo di essere alla pari di Gesù ma piuttosto guardiamo a Lui come il nostro modello perfetto da seguire, poiché Lui è il nostro Signore ed il possessore della nostra vita.
1 Corinzi 4:19 ma verrò presto da voi, se piace al Signore, e conoscerò non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati.
Paolo desiderava andare a trovare i Corinzi ma si rimetteva alla volontà del suo Signore Gesù, in ogni cosa che doveva fare.
Matteo 17:22 Ora, mentre essi si intrattenevano nella Galilea, Gesù disse loro:<<Il Figlio dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini,
Gesù sapeva che stava per finire il tempo della sua missione sulla terra durata tre anni e mezzo. Anche noi potremmo avere ancora poco tempo, non sappiamo quanto ci resta, perciò non dobbiamo dimenticare che non siamo padroni del nostro tempo.
Giacomo 4:15 Dovreste invece dire:<<Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello>>.
Qui ci viene detto che dobbiamo cogliere l’occasione che ci viene offerta ogni giorno e che non dobbiamo sprecarla, solo così adempieremo la chiamata che DIO ci ha fatto, mostrando la Sua mirabile luce che fa vedere la grandezza del Suo Amore infinito e la Sua misericordia.
Occorre tornare ad essere umili e seguire il nostro maestro per poter camminare come Re, sacerdoti e santi figli del Regno di DIO. AMEN.